Ricette di pizza
La storia della pizza, come tutti sanno, inizia a Napoli nel XIX secolo. Qui le donne vendevano le pizze fatte a mano dalle finestre dei quartieri popolari. Da allora, questo piatto umile, inventato per rallegrare la tavola dei più poveri, ne ha fatta di strada, fino a diventare il piatto più globale del pianeta! Ma non è finita qui, parlando del piatto nazionale per eccellenza, non possiamo dimenticare una leggenda.
Narra la storia che la Regina Margherita dette il nome a una delle pizze più popolari del mondo: la margherita appunto! Questa fu creata, nel 1889, nel forno di Pietro, un pizzaiolo napoletano, che ne rese omaggio alla regina. La particolarità? Questa è la pizza con i colori della bandiera italiana: il bianco della mozzarella, il rosso del pomodoro, il verde del basilico. E con ciò abbiamo stabilito, senza ombra di dubbio, quali siano gli ingredienti di base di questa pizza semplice.
Ma c’è un’altra indicazione molto importante che ci fa capire quando una pizza è la vera napoletana o no: la presenza del cornicione ovvero il bordo che la contorna. Nemmeno su questo si discute più di tanto. Le indicazioni sono chiare: deve essere alto come minimo 2 centimetri.
Nella patria della pizza, poi, la qualità degli ingredienti è fondamentale: una buona salsa di pomodoro, la mozzarella di bufala, l’olio di qualità sono indispensabili. Il resto, invece, può passare in secondo piano e le possibilità sono praticamente infinite: partendo dagli affettati, passando per le verdure, non dimenticando i frutti di mare.
Se è vero, infatti che le pizze autentiche sono soltanto due, la margherita come abbiamo già spiegato e la marinara (con pomodoro, aglio e basilico), nei secoli e con lo spostamento della pizza oltre le frontiere patrie, la paletta degli ingredienti possibili si è allargata a macchia d’olio, tanto che oggi anche i puristi ammettono varianti impensabili soltanto pochi anni fa. Il contributo alla diffusione della pizza si deve infatti a paesi dove l’immigrazione italiana fu notevole, come gli Stati Uniti d’America e l’Argentina. Ed è proprio qui che oggigiorno si possono mangiare pizze degne di nota.
Per quanto noi italiani possiamo storcere il naso davanti alla nota pizza all’ananas, l’esotica pizza hawaiana, abbiamo accettato nelle pizzerie e sulle nostre tavole pizze alquanto strane, come quelle alla rucola, al carpaccio, al gorgonzola e quella irresistibile alla crema di cioccolato.
In definitiva, però, detengono il primato pur sempre, le pizze più tradizionali, quelle che piacciono indistintamente a grandi e piccoli. Fanno parte delle “insostituibili”, oltre alle succitate, la quattro stagioni, la vegetariana, la capricciosa, la prosciutto e funghi e il calzone. In quest’ultimo caso la pasta della pizza viene ripiegata in due, in una sorta di grosso raviolo o panzerotto. Gli ingredienti più tradizionali del calzone sono: il pomodoro, la mozzarella, il prosciutto e, a seconda dei gusti, il salamino piccante.
Ma, come per molti altri piatti, anche la pizza evolve e oggi ci troviamo con trovate tanto saporite e gustose come la originale. Ultimo nato della famiglia delle pizze, ad esempio, è il trapizzino: una fusione tra la pizza bianca, simile alla focaccia, la piadina e il panino.
Cucinare la pizza in casa è molto più facile di quello che possa sembrare. Se è vero che noi italiani adoriamo il rito della pizzeria del sabato sera, tuttavia possiamo fare di questo secondo veloce un momento di goliardia e convivialità tra amici e parenti.
Se volete convertirvi in pizzaioli provetti, date un’occhiate alle nostre ricette, da preparare da soli o in compagnia. E non dimenticate di portare il forno alla temperatura giusta! Se, infatti, per il forno a legna si raggiungeranno i 485ºC, in quello elettrico di casa si dovrà calcolare circa 250ºC.
Cuciniamo insieme?
Lasciati ispirare da un mondo di ricette e scegli quale sapore dare a ogni tuo momento.