Vitello all'aglio con patate fritte
Aggiungete sapore alla solita fettina di carne e portate in tavola un secondo piatto semplice e stuzzicante: vitello all'aglio con contorno di patate fritte.
Preparazione
Come preparare il vitello all'aglio con patate fritte
Accompagnare la carne con una salsina è il modo migliore per dare un tocco speciale al piatto di tutti i giorni. Bisogna infatti riconoscere che la fettina di carne in padella, sicuramente sana e saporita, rischia però, a lungo andare, di risultare un po' monotona. Che ne dite, allora, di dare un tocco di brio alla scaloppina quotidiana? La ricetta che vi proponiamo oggi può sembrare elaborata, ma in realtà lo è soltanto in apparenza.
Il filetto di vitello, la parte più tenera e saporita dell'animale, qui viene semplicemente accompagnato da una salsina fatta direttamente sul fuoco con vino, aglio, cipolla e prezzemolo: ingredienti tipici di tutti i piatti aromatici della cucina mediterranea.
Il nostro vitello all'aglio con patate fritte è una buona idea che non mancherà di far venire l'acquolina in bocca ai vostri ospiti. Una preparazione un po' più lunga del solito (ma di poco), in questo caso è infatti sinonimo di maggiore gusto, sapore e originalità.
Se parliamo di vino da utilizzare in cucina, ricordate che scegliere quello più adeguato per ogni piatto è una garanzia di riuscita sia per la ricetta, sia per il vino che, poi, potete anche presentare in tavola. Nel caso delle carni bianche, dato il loro sapore delicato, si consiglia di utilizzare sempre il vino bianco.
Ecco qui il vostro secondo di oggi, da preparare seguendo i consigli che trovate di seguito. Avanti con la lettura!
Il contorno suggerito è di patate fritte ma, se volete alleggerire un poco questa portata, potete optare per un'insalata fresca, delle verdure crude oppure cotte. Se invece volete creare un pasto completo evitando le patate, accompagnate il vitello all'aglio con del riso bianco di tipo basmati.
Non dimenticate, inoltre, che con le carni è fondamentale regolare al meglio la durata della cottura. Questa deve essere breve, ma non troppo. La fettina che porterete alla bocca deve infatti risultare ben dorata sulla superficie, ma tenera e leggermente rosata all'interno.