Brasato al vino rosso
Ecco come fare un brasato al vino rosso perfetto, ricetta di carne in umido tipica del Nord Italia, in particolare della Lombardia. Insaporita da lunghe ore di cottura, rappresenta un secondo piatto dal gusto unico.
Ingredienti
- 1 ,2 kg di spalla di manzo
- 1 bottiglia di Barolo
- 2 cucchiai di farina bianca
- 1 cipolla
- 1 carota
- 1 costa di sedano
- 50 gr di lardo a cubetti
- 100 gr di passata di pomodoro
- 3 foglie di alloro fresco
- 2 rametti di rosmarino
- 10 foglie di salvia
- 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva
- Sale
- Pepe
- Aglio
- Noce moscata
Preparazione
Infarinate leggermente la carne di manzo (tagliata a pezzi grossi) e mettetela in una casseruola con un filo d’olio.
Rosolate la carne sui lati a fiamma vivace, aggiustando di sale e pepe. Tagliate le verdure a tocchetti e mettetele a soffriggere nella casseruola con aglio, alloro e qualche pezzetto di lardo.
Man mano aggiungete il vino nella casseruola, poi unite un trito di erbe aromatiche e la passata di pomodoro e cuocete per altri 20 minuti girando la carne di tanto in tanto.
Sbriciolate Il Mio Dado Star - Classico nella casseruola, aggiungete secondo necessità un po' di acqua calda e cuocete per 3 ore, tenendo coperto.
A fine cottura impiattate la carne tagliandola a fette, frullate finemente la salsa e versatene in abbondanza sul piatto come accompagnamento.
ll contorno perfetto per il brasato al vino rosso
Se vogliamo restare nel solco della tradizione lombarda (e del nord Italia in generale), non possiamo che suggerirvi di accompagnare il vostro brasato al vino rosso con della polenta: sarà perfetta soprattutto condita con il delizioso sughetto che otterrete a fine cottura.
Le carni migliori per il brasato: manzo, vitello e cinghiale
Stando alla ricetta originale del brasato al vino rosso, i tipi di carne più adatti per il brasato sono la carne di manzo e di vitello. Di queste carni di solito si utilizza un muscolo del collo, della spalla o della gamba: queste parti, infatti, hanno la giusta proporzione tra parti grasse e parti magre. È fondamentale che i tagli di carne per il brasato non siano eccessivamente magri altrimenti il piatto risulterebbe troppo stopposo e duro all’assaggio. Bisogna, invece, che siano ricchi di tessuto connettivo, che sciogliendosi mentre la carne è in cottura, fa sì che essa non risulti mai dura ma che, anzi, rimanga bella morbida, gustosa e saporita. In alternativa è possibile usare anche la carne di cinghiale. Questa si differenzia dalle altre per la sua consistenza più dura e per un gusto selvatico molto accentuato, ma dopo un’attenta preparazione e le lunghe ore di cottura sarà comunque morbida e perfetta per il brasato.
Pentola a pressione: il segreto per una cottura veloce
La cottura del brasato col vino richiede diverse ore ma con la pentola a pressione i tempi di cottura dei secondi di carne come questo si riducono notevolmente: sono di circa 50 minuti dall’inizio del fischio, quindi, con un po’ di organizzazione, può essere un’ottima cena anche durante la settimana lavorativa. Dopo aver fatto rosolare il brasato con dell’olio e aver aggiunto il vino e le verdure, chiudete la pentola a pressione con il suo coperchio. Alzate la fiamma al massimo e quando la valvola fischia abbassatela al minimo e calcolate da quel momento 50 minuti di cottura. Poi spegnete il fuoco e fate sfiatare la valvola della pentola a pressione da sola sul gas spento ma ancora caldo. Il vostro piatto sarà pronto in tempi record.